
Olbia non è solo mare cristallino e movida, ma anche storia millenaria e siti archeologici affascinanti. Tra questi, il Pozzo Sacro di Sa Testa è una delle testimonianze più affascinanti della civiltà nuragica, un luogo di culto antico immerso nella natura, a pochi minuti dal centro città.
Un tesoro nascosto nella campagna olbiese
Situato lungo la strada provinciale che conduce a Golfo Aranci, il Pozzo Sacro di Sa Testa fu scoperto casualmente negli anni '30 da alcuni pastori alla ricerca d’acqua. Gli scavi condotti successivamente hanno rivelato una straordinaria struttura risalente al periodo nuragico (XV-XIII secolo a.C.), progettata per il culto delle acque, elemento sacro per le antiche popolazioni della Sardegna.
Un’architettura affascinante
Il pozzo è costruito con blocchi di granito e trachite perfettamente lavorati e segue una forma che richiama una serratura, un simbolo di passaggio tra il mondo dei vivi e quello degli dei. Il sito si compone di quattro elementi principali:
- Il cortile circolare, che fungeva da spazio per le cerimonie religiose.
- Il vestibolo, un ambiente trapezoidale che introduce alla scala.
- La scala monumentale, composta da 17 gradini che scendono verso la sorgente.
- La camera a tholos, coperta da una falsa cupola, dove sgorga l'acqua sacra.
I reperti rinvenuti indicano che il sito è stato utilizzato per secoli, anche in epoca romana.
Perché visitarlo?
Il Pozzo Sacro di Sa Testa è una meta imperdibile per gli amanti dell’archeologia e per chi desidera scoprire il lato più autentico e misterioso della Sardegna. Il sito è facilmente accessibile e ben conservato, perfetto per una visita di poche ore, magari combinata con una giornata di relax sulle spiagge vicine.
Se soggiorni da Margherita Guest House, potrai raggiungerlo in pochi minuti e immergerti in un viaggio nel tempo, alla scoperta delle radici più profonde di questa terra affascinante.
📍 Dove si trova: Strada Provinciale 82, Olbia
⏳ Durata della visita: 30-45 minuti
🎟 Ingresso: Libero
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